Balun 4:1 con  toroide T200

Centrale per dipolo

Isolatore e terminale dipolo

Supporto antenne V-Uhf

Bibanda V/UHF

costruiamoci un'antenna vhf-uhf che va bene in auto, importante un piano di massa, in auto lo fa il tetto , meglio se messa al suo centro.

Descrizione
Con un po' di materiale di recupero si può costruire un'ottima antenna bibanda per le VHF e UHF ideale per l'uso mobile o come antenna di emergenza. La lunghezza dello stilo è pari ad 1/4 d'onda in VHF e 3/4 in UHF (parte bassa della banda) , quindi utilizzabile senza problemi di ROS e con buon rendimento su tutte e due le frequenze.
Prima di cominciare ci si deve procurare un connettore PL 259 del tipo per cavo RG-58, un pezzettino di guaina esterna del suddetto cavo, 52 cm circa di tondino di acciaio di diametro opportuno e per concludere un po' di guaina termorestringente o del nastro autoagglomerante. La soluzione migliore è quella di recuperare il tondino di acciaio da una vecchia antenna veicolare, in quanto questo tipo di stilo ha generalmente profilo conico ed è, quindi, molto flessibile. In mancanza si utilizzerà quello che meglio si adatta, al limite anche del normale filo di ferro. Per l'antenna ritratta nelle foto è stato utilizzato un tondino di ferro zincato recuperato da un vecchio stendibiancheria.

 

Costruzione

Infilare il tondino all'interno del connettore, se necessario assottigliarne con una lima l'estremità. Il diametro deve essere tale da entrare con una leggera pressione all'interno del contatto centrale del connettore. Saldare a stagno lo stilo al connettore aiutandosi con del flussante e verificarne la solidità meccanica. Infilare la guaina esterna del cavo RG-58 tra lo stilo e la parte esterna del connettore e incollarla, preferibilmente con silicone. Ciò assicura l'isolamento dello stilo centrale dalla massa del connettore, maggiore solidità meccanica ed evita all'acqua di infiltrarsi.

Controllare, con l'ausilio di un tester, che non vi sia cortocircuito tra stilo e massa e che elettricamente sia tutto in ordine. Ricoprire la giunzione con guaina termorestrigente o nastro autoagglomerante. Se si desidera un'estetica diversa si può rivestire tutto lo stilo con la guaina termorestringente.

Taratura

Per la taratura disporre l'antenna possibilmente installandola dove si intende utilizzarla e collegarla ad un trasmettitore bibanda interponendo un ROSmetro. Controllare il rapporto onde stazionarie sulle due bande e se necessario accorciare lo stilo, tagliandolo, di circa mezzo centimetro. Ripetere l'operazione fino a quando non si raggiunge un ROS ottimale di circa 1.3 o inferiore sulle due bande.

 

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Antenna ultimata e montata a centro-tetto 

 

Supporto per antenna sottoruota
Supporto per Delta loop

Costruiamo una delta-loop

 

La delta-loop è un’ antenna semplicissima e molto economica, costituita da un triangolo di filo chiuso lungo un' onda intera (moltiplicato per il coefficiente di velocità della RF nel filo di rame).

Poi partendo dal vertice (dalla punta in alto) si misura un quarto d' onda scendendo verso uno dei vertici in basso (moltiplicato per il coefficiente di velocità della RF nel filo di rame) e si taglia il filo in quel punto, collegando il capo che sale al centrale del cavo coassiale, e quello che scende alla calza.

Si salda così un quarto d' onda di cavo a 75 Ohm (moltiplicato per il coefficiente di velocità della RF nel cavo coassiale, che varia a seconda del dielettrico usato) poi a questo si salda il cavo a 50 Ohm di lunghezza a piacere che va verso il TX.  Si controllano le

stazionarie, aggiustando se del caso il lato orizzontale del triangolo, quello vicino a terra, che può essere piazzato tranquillamente anche a soli 3 m di altezza nel caso di una delta-loop per gli 80 metri.

Alimentata in questo modo la polarizzazione è verticale, e l' antenna è "chiusa" agli effetti della continua.  Pochissimo QRM e rumore statico, discreto guadagno, costo bassissimo.

 

Il fattore di velocità della RF nel cavo coassiale è 0,66 per il cavo col dielettrico normale, e 0,81 per il dielettrico espanso (tipo Foam).  Se vogliamo calcolare una delta-loop per la banda 40 metri, accordandola a 7.050 otteniamo un perimetro di 42,55 m che moltiplicato per 0,97 (fattore di velocità della RF nel filo di rame) dà 41,27 m cioè la misura del perimetro del nostro loop.

Partendo dal vertice  misureremo 10,32 m (un quarto del perimetro) e in quel punto salderemo lo spezzone di cavo coassiale a 75 Ohm che farà da trasformatore di impedenza lungo 7,02 m nel caso di dielettrico normale.   All’ altra estremità occorre collegarlo al cavo da 50 Ohm lungo a piacere fino alla radio.

Per ottenere questo valore occorre un semplice calcolo:

300 : 7,05 = 42,55  (la lunghezza d’onda in metri alla quale viene accordata l’ antenna)

42,55 x 0,97 = 41,27 (lunghezza in metri del perimetro del triangolo di filo di rame)

41,27 : 4 = 10,32 (arrotondato, è la distanza dal vertice del punto di alimentazione dell’ antenna)

42,55 : 4 = 10,63  (un quarto d’ onda)

10,63 x 0,66 = 7,02 (arrotondato, è la lunghezza del quarto d’ onda per il coefficiente di velocità della RF nel cavo con dielettrico normale.  Il cavo da 75 Ohm che fa da trasformatore deve avere questa esatta lunghezza)

 

Lo stesso calcolo vale per la banda 80 metri.  Supponiamo di voler accordare l’ antenna nella parte alta della banda, quella di solito usata per l’attività DX, intorno a 3.750 KHz.

300 : 3,75 = 80 (la lunghezza d’onda in metri alla quale viene accordata l’ antenna)

80 x 0,97 = 77,6 (lunghezza in metri del perimetro del triangolo di filo di rame)

77,6 : 4 = 19,4 (arrotondato, è la distanza dal vertice del punto di alimentazione dell’ antenna)

80 : 4 = 20 (un quarto d’ onda)

20 x 0,66 = 13,2 (arrotondato, è la lunghezza del quarto d’ onda per il coefficiente di velocità della RF nel cavo con dielettrico normale.  Il cavo da 75 Ohm che fa da trasformatore deve avere questa esatta lunghezza)

 

Naturalmente è possibile accordare la delta-loop per ogni banda HF ricalcolando le misure, occorre solo trovare un adeguato punto a cui appenderla.  Non devono esserci ostacoli, cavi e oggetti conduttivi in prossimità dei lati, mentre la base può trovarsi anche a soli 3 metri da terra senza grossi problemi.  Il palo di sostegno può essere metallico, ma occorre tenerlo centrale rispetto al triangolo, cioè in corrispondenza della sua altezza.